Cos’è la consulenza autobiografica individuale

Cos’è la consulenza autobiografica individuale

Perché – gli obiettivi

L’obiettivo della consulenza autobiografica individuale è quello di accompagnare il narratore nella scrittura di un testo autobiografico. Questo potrà comprendere l’intero tragitto esistenziale oppure alcune sue parti. La scrittura autobiografica potrà anche indagare uno o più nuclei esistenziali nelle diverse fasi della vita del narratore, sostenendo un percorso di autoformazione e di consapevolezza.

Chi – la persona

Tutti possono essere accompagnati nella ricostruzione della propria storia di vita. Non è necessario avere alcuna competenza pregressa. Lo scopo è quello di dare voce ai ricordi e ai frammenti narrativi che dormono dentro di noi, valorizzando le storie individuali. L’attenzione sarà sempre focalizzata sui diversi processi messi in atto, quello di evocazione, quello di rielaborazione dei frammenti evocati e infine quello di ricomposizione di un testo autobiografico coerente.

Cosa – lo strumento

La consulenza autobiografica è particolarmente indicata nei momenti di transizione o di rottura che spesso causano fragilità esistenziale. La scrittura, infatti, tessendo una trama che riconnette passato, quello dei ricordi, presente, quello della scrittura, e futuro, quello dei sogni e dei progetti, può sostenere il processo di riposizionamento e di ri-progettazione individuale.

La consulenza autobiografica non si occupa di disagio psicologico ma può essere un percorso di affiancamento al lavoro psicoterapeutico e diventare uno strumento di aiuto se utilizzato in contesti di lavoro di équipe, oppure può essere fatto in un momento successivo o al termine della terapia.

Come – le modalità

Il percorso si compone di un numero determinato di incontri individuali: da dieci a quindici al massimo, dalla durata minima di un’ora alla durata massima di un’ora e mezza.

La consulenza autobiografica prevede un primo incontro conoscitivo in cui il consulente indagherà le motivazioni del narratore e concorderà gli obiettivi principali del percorso, siglando un patto autobiografico a garanzia della privacy e del buon proseguimento del percorso autobiografico.

Nella prima fase, quella evocativa, gli incontri hanno una frequenza settimanale per facilitare il processo di emersione dei ricordi. Nella seconda fase, quella compositiva, la frequenza diventa quindicinale per consentire al narratore un tempo maggiore di elaborazione individuale dei vissuti emersi e la loro ricomposizione scritta. In questa fase il consulente aiuterà il narratore a intravedere una trama per poi provare a comporre il testo autobiografico. Nella terza fase, quella conclusiva, la frequenza degli incontri si diraderà ulteriormente (secondo uno schema che sarà di volta in volta condiviso) per lasciare tempo alla scrittura di depositarsi e poi di ricomporsi nella versione finale del testo autobiografico. Al termine di ogni consulenza, quando il narratore avrà consegnato il suo testo, ci sarà un incontro conclusivo che prevede una restituzione scritta del consulente riguardante il testo del narratore. Una restituzione che non prevede alcun giudizio formale o critico ma sarà piuttosto un bilancio sul lavoro svolto e sull’esperienza che si sta concludendo e un rilancio per continuare a lavorare con la scrittura e sulla scrittura.

Quando – i tempi

L’inizio della consulenza può avere luogo in qualsiasi periodo dell’anno, previo accordo con la segreteria del Centro Divenire attraverso la compilazione del modulo di richiesta. Il percorso completo prevede dai dieci ai quindici incontri di un’ora ciascuno.

Dove – il luogo

Presso il Centro Divenire con orari e giorni da concordare.

L’approccio e la premessa metodologica

La consulenza autobiografica è prima di tutto un incontro, una relazione che si instaura tra due esistenze -quella del consulente e quella del narratore – in un determinato luogo e in un determinato tempo. Ciò che accade all’interno di questa relazione ha implicazioni e dinamiche diverse rispetto a quelle di un gruppo, è una circolarità fatta di parole e di ricordi che si trasformano in scrittura.

La consulenza autobiografica è una sorta di accompagnamento esistenziale che innesca un processo di conoscenza reciproca e di riposizionamento continuo. Il consulente, pur riconoscendo la singolarità di ogni storia di vita, lavora trasversalmente sulle apicalità che caratterizzano ogni esistenza. Si tratta di portare alla luce i nuclei tematici ricorrenti, quelli che compongono ciò che Demetrio definisce il quadrilatero autobiografico (le esperienze di amore, di perdita, di gioco e di lavoro).

Lungo questo tragitto, il consulente aiuterà il narratore a scoprire delle verità su di sé, senza forzare i suoi ritmi né le sue modalità individuali affinché ogni narratore si senta l’artefice principale del suo percorso. Il consulente, assumendo un approccio fenomenologico e non psicologico, ha il compito di guidare, con uno sguardo nuovo, l’esplorazione dell’esistenza del narratore, aiutandolo a dare forma alle emozioni che emergono durante la narrazione autobiografica.

La consulenza autobiografica è un accompagnamento clinico, nel senso antico ed etimologico del termine. Indica una postura particolare del consulente, un suo accostarsi, uno stare con la storia dell’altro, un mettersi all’ascolto delle parole dell’altro, con un atteggiamento empatico e non giudicante. Questo accompagnamento clinico ha lo scopo di dare valore e di restituire dignità alle storie individuali, assecondando e sostenendo ciò che emerge per dare forma ai contenuti esistenziali e fornendo strumenti per ricomporre in una trama il vissuto del narratore.

La scrittura rappresenta la peculiarità dell’approccio autobiografico-esistenziale. Essa è sia lo strumento principale della relazione, che l’obiettivo finale del percorso.

La scrittura cambia la relazione tra consulente e narratore perché attiva dei processi diversi da quelli prodotti dall’oralità, imprimendo un ritmo particolare, un rallentamento cognitivo che induce a sostare, permettendo al soggetto di ascoltarsi e di riposizionarsi, vedersi, guardarsi con occhi nuovi.Il compito principale della consulenza autobiografica sarà dunque quello di condurre il narratore a scrivere di sé, favorendo il passaggio dall’oralità alla scrittura, ossia dal pensiero alla pratica autobiografica per comporre un proprio testo autobiografico.

A cura di

Cristina Paruta

Esperta in Metodologie biografiche e autobiografiche e Consulente in Scrittura Autobiografica Individuale.

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