Psicoterapia preadolescenti e adolescenti

Psicoterapia preadolescenti e adolescenti

Nella nostra terra tutte le stagioni si susseguono in un solo giorno: puoi bagnarti di pioggia al mattino e, la sera, vedere il più limpido dei tramonti. (Proverbio Irlandese)

Proprio come questo proverbio gli adolescenti sperimentano nell’arco di breve tempo l’alternarsi di diversi stati d’animo, che spesso gli adulti, a partire dai genitori, faticano a comprendere.

Questa condizione fisiologica, guidata in parte da meccanismi biologici ormonali evolutivi è però la condizione che permette all’adolescente di sperimentarsi in tutte le dimensioni del Sé, affettive, relazionali e culturali, per arrivare al difficile traguardo di una propria identità.

L’adolescenza è un concentrato di nuovi compiti, tutti collegati e ugualmente importanti. Non basta realizzarne uno; o tutti e bene, o altrimenti si entra nell’area del disagio prima, della sofferenza subito dopo e, alla fine, si producono sintomi psichici o comportamentali che minano ulteriormente l’autostima,portando alla creazione di circoli viziosi disfunzionali.

In quest’ottica, la psicoterapia rivolta a preadolescenti e adolescenti è attenta alle crisi che si determinano nelle fasi di transizione, quando l’individuo assume nuovi ruoli affettivi e affronta nuovi compiti di sviluppo. Il focus del lavoro con l’adolescente non è rivolto solo alla diagnosi di disturbi specifici, ma anche a individuare i modi disfunzionali di affrontare i compiti evolutivi e a coglierne la logica affettiva, così da poterla elaborare e investire di nuovi significati.

L’intervento terapeutico comporta una particolare attenzione alla dimensione evolutiva, sia nella valutazione del blocco evolutivo o del disturbo psicopatologico, sia nella conduzione del trattamento.

Il lavoro clinico con i ragazzi non può essere scisso da quello con la famiglia, che vede i genitori in prima linea con le difficoltà educative suscitate dai figli, che propongono in modo incalzante nuovi modi di crescere e di porsi in relazione con gli adulti.

La consultazione iniziale prevede colloqui individuali con gli adolescenti e i loro genitori e, qualora se ne valuti l’utilità, una valutazione psicodiagnostica. La formulazione di un bilancio della crescita (“bilancio evolutivo”) consente di intercettare nuove chiavi di lettura del problema e di identificare la tipologia di intervento più adeguata per rispondere alle specifiche difficoltà dei ragazzi e dei genitori.

Ciò che mi dà gioia in fondo al cuore è il sapere di esser-ci, di esserci a modo mio, nel mio modo unico e speciale di essere nel mondo, è il fatto che nessun altro può esserci in questo modo e al posto mio.
(Sonia, 17 anni)

Come funziona?

Principali aree di intervento:

  • Disturbi del comportamento alimentare
  • Ritiro sociale
  • Ritiro scolastico
  • Devianza
  • Abuso/dipendenza da sostanza
  • Conflittualità familiare

L’attività clinica si articola inizialmente attraverso

  • Primo colloquio di consultazione con i genitori volto ad accogliere la richiesta e a formulare un’ipotesi metodologica di intervento.
  • Colloqui di consultazione con l’adolescente. L’obiettivo dei colloqui di consultazione è di formulare un bilancio evolutivo dell’adolescente che consenta di comprendere le ragioni evolutive e affettive sottostanti le problematiche presentate.
  • Colloqui di consultazione/raccolta anamnestica con la madre e con il padre

Segue

  • presa in carico terapeutica mediante psicoterapia ad orientamento evolutivo
  • colloqui di sostegno al ruolo genitoriale

La presa in carico può essere affiancata da interventi di sostegno anche di altro tipo (gruppi di sostegno al ruolo genitoriale, laboratori espressivi, …)

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