Patrizia Pini

Patrizia Pini

Chi sono

Fin da piccolissima mi piaceva prendermi cura di esserini in difficoltà: facevo attraversare i lumacotti, portavo a casa topolini soli, lombrichi feriti, piccoli merli caduti dal nido, gattini abbandonati. Odiavo le ingiustizie e mi capitava frequentemente di intervenire a difesa di qualche mio amico/a o animale, anche accapigliandomi con gli altri bambini. Ero ben piantata, a volte le prendevo ma…mi difendevo bene. Il mio mito era Robin Hood! Ho fatto parte per anni del gruppo scout per dare una risposta al mio desiderio di socializzazione, solidarietà, servizio, impegno per un mondo migliore, avventura, natura, camminate in montagna, notti all’addiaccio col naso in su, canti, balli, vagabondaggio, volontariato. Dopo le scuole superiori e alcuni corsi di formazione in ambito motorio/animativo, ho insegnato Educazione Fisica. I miei alunni preferiti erano quelli schivi, dagli occhi tristi, avevo uno sguardo particolare per loro e loro per me. Nel frattempo dovevo decidere come continuare gli studi, avrei voluto fare l’avvocato, la veterinaria, la psicologa, l’operatrice sociale. Il mio spirito Robin Hood mi ha fatto incontrare per prima l’ENSISS, una scuola di Milano per Operatori Sociali. Affascinata mi sono fermata li. Si parlava e ci si interessava di welfare, riforme sanitarie, promozione della salute, diritti, partecipazione, territorio, uguaglianza, servizi, centralità della persona, politiche psicosociali, istituzioni totali, salute mentale. Il clima culturale e l’apertura mentale milanese mi entusiasmarono. Contemporaneamente ho iniziato ad occuparmi di animazione sociale nel mio territorio. L’interesse per le attività di animazione e per la creatività come potente strumento di conoscenza di sé e del mondo, mi hanno portato a formarmi nel campo dell’ampliamento percettivo, dell’animazione teatrale, del teatro di strada e di ricerca. Il lavoro dell’attore, il training fisico e mentale, l’incontro con uno sciamano argentino, il lavoro di spettacolazione con gruppi di bambini ed adulti, mi hanno spinto ad approfondire il funzionamento della psiche, le infinite risorse della mente, il magico funzionamento dei gruppi. Ho deciso quindi di iscrivermi a Psicologia presso l’Università di Padova. Allora mi occupavo non solo di teatro ma lavoravo come operatore sociale in un servizio pubblico per le dipendenze patologiche. Dopo la laurea mi sono iscritta alla Scuola di Psicoterapia ad Orientamento Dinamico Area G. di Milano. Con il mio compagno di vita, nel frattempo, ho continuato, quando possibile, a girare il mondo con o senza figli, in bici, a piedi, con gli sci, per piste ciclabili, sentieri, cammini, scalando montagne e giocando a chi arriva prima. Ora, per tutta una serie di motivi, siamo un po’ fermi ma lo spirito resta.

Formazione ed esperienza lavorativa

Dopo il diploma alla scuola per Operatori Sociali ENSISS di Milano, ho lavorato in un C.S.Z. per il Servizio di Medicina Scolastica e per il Consultorio, successivamente ho lavorato come operatore sociale al Distretto Socio Sanitario di Lovere. Contemporaneamente continuavo la mia formazione e il lavoro come animatrice teatrale, teatro di strada e ricerca, con attori e registi di compagnie argentine. Ho lavorato a lungo in un servizio pubblico per le dipendenze patologiche (SERD) occupandomi di socioclinica, riabilitazione, riduzione del danno, lavoro di rete, prevenzione dei comportamenti a rischio in adolescenza, aggregazione, animazione presso i primi Centri di Aggregazione Giovanile in provincia di Bergamo. Ho lavorato per molti anni presso la Casa Circondariale di Bergamo con persone con problematiche di addiction, sia con interventi di supporto socio-educativo che per la progettazione e gestione delle Misure Alternative alla Pena, per la prevenzione delle recidive e lo sviluppo di interventi di rete. La formazione continua sulle tematiche della prevenzione, cura, riabilitazione, riduzione del danno in relazione alle sostanze legali, illegali, e al gioco d’azzardo, hanno caratterizzato il mio percorso così come la formazione in psicoterapia con adolescenti e giovani adulti. Dopo la laurea in Psicologia Clinica e di Comunità rilasciata dall’Università di Padova, mi sono iscritta alla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia ad orientamento dinamico per adolescenti, giovani adulti ed adulti “Area G.” di Milano. Nel corso degli anni ho affrontato due percorsi personali di psicoterapia individuale ad orientamento psicanalitico. Per diversi anni sono stata docente di psicologia, sociologia e pedagogia nei corsi di formazione per Educatori Professionali (riqualifica), Operatori Socio Sanitari, Operatori Socio Assistenziali. Sono formatrice per i progetti evidence based di prevenzione delle dipendenze e sviluppo delle life skills promossi dalla Regione Lombardia, Life Skill Training Program e fino al 2020 referente territoriale Unplugged. Da tempo desideravo formarmi nel campo della psicologia buddista, Mindfulness, Psicotraumatologia e Psicologia dell’Emergenza. Recentemente ho avuto la possibilità di iscrivermi ad un Master di alta formazione in Mindfulness (MBCT terapia cognitiva basata sulla Maindfulness) e alla formazione di primo e secondo livello EMDR (Eye Movement Desensibilization end Reprocessing) che sto tutt’ora frequentando.

Perché il Centro Divenire

Ho incontrato il Centro Divenire casualmente, mentre ero in viaggio. Spesso i miei viaggi, alla ricerca di storie da narrare, spettacoli da creare, relazioni da preparare, articoli da stendere, iniziano vagando in un campo. Solitamente incontro una rapa, l’afferro per il ciuffetto di foglie e la sollevo. Si apre così un varco, tipo tunnel, dentro cui scivolo con curiosità. In quel mondo sotterraneo o parallelo trovo le cose che cerco (e alcune cose trovano me). Tempo addietro avevo visto in biblioteca delle brochure che presentavano le attività e i progetti del Centro Divenire, sono stata attirata dai progetti e ho realizzato che la responsabile, Gloria, era stata mia compagna di università. Recentemente, grazie anche al clima di “sospensione” del tempo, causa Covid, ho pensato che fosse il momento giusto per concludere il mio lavoro nei servizi per le dipendenze. Mi sono tornati in mente il Centro Divenire e Gloria, l’ho contattata, ci siamo incontrate al Centro per parlare di noi, delle mie esperienze formative e di lavoro, del funzionamento del Centro; uno spazio essenziale, dignitoso, accogliente, nel verde, un ingresso ampio, luminoso, curioso, con tante scarpe all’esterno. Appena dentro la netta sensazione di essere in una dimensione “altra”, intima, di aver varcato un confine tra il dentro e il fuori. Energia positiva, gentilezza, disponibilità, competenza, passione, un thè caldo. Insomma, entrare in quella porta era stato come sollevare una delle mie rape e scivolare nel tunnel!