Francesca Nicoli
Chi sono
Sono sempre stata molto affascinata dalla dimensione della ritualità in qualunque forma possibile: dai riti quotidiani della mia nonna paterna, che dava forma ai ravioli con gesti sapienti, ripetuti da generazioni; ai riti collettivi che osservavo scorrermi davanti nelle festività; ai riti di passaggio che mi inventavo per scandire il tempo del cambiamento, costruendo piccoli altari per celebrare nuovi intenti.
Da adolescente, ho scoperto il rito del teatro, grazie a un omino appassionato che ha trovato la chiave per scovare le mie emozioni compresse, che è stato per me ricerca dell’equilibrio tra leggerezza e pesantezza, tra teoria e pratica, tra realtà e fantasia.
Poi sono arrivati i miei bambini a insegnarmi con pazienza che siamo fatti di riti biologici e che stare connessi al nostro corpo è il miglior modo con cui possiamo celebrarli.
Ma è solo con la mia scuola di psicoterapia e con i miei pazienti, e tutto quello che è venuto dopo, che ho potuto scoprire la forza curativa dei riti, quando scaturiscono nel qui ed ora dell’esperienza e della relazione.
Penso che la terapia sia un rito squisitamente personale, in cui ognuno costruisce con grande creatività la propria coerenza tra ciò che è e ciò che vuole diventare, in presenza di un testimone che si inchina al suo limite e che custodisce la narrazione del cambiamento.
Formazione
Dopo la laurea in Psicologia del lavoro all’Università degli Studi di Padova, la mia ricerca di strumenti concreti per lavorare sulle relazioni mi porta a frequentare il corso di Alta Formazione per Operatori di Teatro Sociale all’Università Cattolica di Milano. Qui nasce il mio interesse per la corporeità nella pratica laboratoriale, che mi accompagna fino ad oggi. Nel corso della specializzazione alla Scuola di Psicoterapia Biosistemica di Bologna, i miei puntini si uniscono: il trattamento psico-corporeo della sofferenza emotiva lavora proprio sul ripristino delle ritualità innate che il corpo agisce naturalmente in una condizione di benessere e che perde in una condizione di disagio. Così, ogni giorno accompagno le persone a uscire da una ritualità per trovarne un’altra.
Esperienza lavorativa
Lavoro da quasi vent’anni in ambito sociale, dove imparo le arti della cooperazione nei gruppi interdisciplinari e faccio ricerca sullo sviluppo sostenibile delle comunità. In Cooperativa LaFucina sono responsabile delle risorse umane, svolgo attività clinica con adolescenti, giovani e adulti e conduco formazioni, supervisioni, comunità di pratiche e workshop rivolti a equipe di educatori, docenti di scuole di ogni ordine e grado, genitori, gruppi formali e informali, che realizzo attraverso metodologie attive, integrando esperienze psico-corporee a tecniche teatrali e a pratiche artistiche. Coordino da sei anni un tavolo di co-progettazione sul benessere a scuola, composto da amministrazione comunale, istituto comprensivo e diversi enti del terzo settore, in un comune della provincia di Monza Brianza. Presso la Scuola triennale di Psicomotricità del CSPPNI di Milano sono docente di psicologia generale e di psicologia dello sviluppo, conduco un laboratorio sulle emozioni e il laboratorio esperienziale sui vissuti corporei.
Perché il Centro Divenire
Sono certa che gli incontri accadano quando siamo pronti per accoglierli reciprocamente. Così giungo a Divenire in un momento di grande cambiamento per entrambi, certa che potrà contribuire alla mia trasformazione e che io potrò accompagnare la sua.
Sii fedele a te stesso (W. Shakespeare)