Accompagnamento alla persona affetta da malattia cronica degenerativa/terminale e alla famiglia
Sedute individuali o di gruppo (famiglia) utilizzando tecniche di Counseling, esercizi di Mindfulness e trattamenti di Terapeutich Touch.
Un percorso con la finalità di sostenere spiritualmente la persona malata e la sua famiglia.
Premessa
Si tratta di una “cura” che risponde ai bisogni basilari di accoglimento, ascolto, confronto, dialogo, consapevolezza, maturazione per come si manifestano nel processo di accompagnamento del malato e della sua famiglia.
Queste malattie oltre al male e alla sofferenza fisica portano con se il dramma psicologico e spirituale, di cui spesso si fatica a prendersene cura.
Nella percezione che ognuno di noi ha della vita, la morte praticamente non esiste, ci sentiamo immortali, siamo convinti che la medicina, le tecnologie ci possano salvare da ogni male. Alla morte siamo impreparati perchéil modello di vita che ci viene presentato quotidianamente è concepito sul concetto di salute, benessere, giovinezza; malattia, vecchiaia, morte vengono rimossi e volutamente ignorati. Il morire è così diventato una prova difficile sia per chi ne è attore sia per chi si trova nel ruolo di supporto, la conseguenza di tutto ciò è la solitudine del morente e questo non tanto per il fatto che si è chiamati a morire da soli, quanto per il fatto che non esiste un supporto sociale che permetta di parlare della morte e con il morente.
È importante affrontare questi problemi concentrandosi sul malato prossimo alla morte in modo globale, olistico, tenendo conto delle esigenze fisiche, psicologiche, spirituali e relazionali. Valorizzando la fase terminale si permette di introdurre il tempo del morire nella relazione d’aiuto umanizzando così la medicina, l’etica dell’accompagnamento vuole appunto costruire un altro sguardo.
Presupposto fondamentale all’accompagnamento alla morte sono una visione sistemica e un orientamento alle risorse. Il benessere del sistema-famiglia implica benessere di ogni suo componente e i bisogni del paziente sono intimamente interconnessi con quelli dei suoi famigliari. Questo comporta che, in una situazione di difficoltà, il supporto dato a un elemento del sistema crei un circolo virtuoso aiutando gli altri elementi del medesimo sistema. Lo stress emotivo vissuto non consente al malato e ai suoi cari di riconoscere i punti di forza e i possibili aiuti di cui sono circondati, l’orientamento alle risorse si rivela essenziale nell’aiutare in questo compito.
Un ulteriore aspetto a cui porre grande attenzione è la comunicazione tra il malato e i suoi cari, capita di sovente che le persone che si amano si mentano a vicenda per proteggersi, atteggiamento non soltanto altruista ma anche paternalista che ostacola una vera e autentica comunicazione. Anche paura e sensi di colpa fanno la loro parte nel rendere la relazione difficile. Chi assiste deve essere in grado di aiutare tutte le persone coinvolte a prendere consapevolezza del proprio ruolo e a trovare le risorse per svolgerlo al meglio.
Chi accompagna nell’ultimo sentiero deve essere in grado di sostenere la famiglia, insegnandole a chiedere aiuto, a gestire le emozioni, a superare i momenti conflittuali con il morente e ad attivare le proprie risorse interne.
La morte è un fatto naturale che accomuna il destino di tutti: quello di concludere la vita per come la conosciamo; se, quindi, morire è inevitabile non altrettanto inevitabile deve essere morire male. Se immaginiamo la vita come a una camminata su di un filo, la probabilità di cadere aumenta a mano a mano che ci si avvicina alla fine, quindi la caduta è un’inesorabile certezza e non una scelta, ma ciò che invece può essere deciso è il modo con cui cadere.
Modalità
Si tratta di sedute individuali o di gruppo (famiglia) utilizzando tecniche di Counseling, esercizi di Mindfulness e trattamenti di Terapeutich Touch.
Un percorso con la finalità di sostenere spiritualmente la persona malata e la sua famiglia
Metodologie
COUNSELING: è un percorso in cui le persone si sentono accolte, ascoltate, non giudicate in modo tale che possano imparare ad ascoltarsi, accettarsi in modo non giudicante e con amorevolezza. Un intervento che mette il focus sul modo in cui ci relazione al mondo, all’altro favorendo un processo di consapevolezza e trasformazione.
MINDFULNESS: è una forma di prendersi cura di sé che può generare un ciclo virtuoso, consentendo di sperimentare il prendersi cura di sé e l’essere sostenuto nella ricerca del proprio essere e divenire; è una pratica che seppur nata in una cultura molto distante dalla nostra parla un linguaggio universale, etico e spirituale.
TERAPEUTICH TOUCH: è un trattamento energetico basato su evidenze scientifiche nato circa 50 anni fa da studi svolti da infermiere negli Stati Uniti, si ispira al modello olistico di cura in cui la persona è presa in carico nella sua interezza, è un tocco che cura agendo sul campo energetico umano.
Conduce
Cristina Altieri
Counsellor, operatrice di tecniche cranio-sacrali, Danzaterapeuta, Mindfulness
Regole per l’annullamento dell’iscrizione e rimborsi
Qualora tu dovessi cambiare idea o fossi impossibilitato a partecipare
– potrai ricevere un rimborso completo della quota se disdici entro tre settimane dall’inizio del percorso.
– Per disdette comunicate fino a 7 giorni prima dall’inizio ti verrà rimborsata completamente la quota versata sottoforma di buono da spendere in qualche altra iniziativa del centro e per richiedere uno o più colloqui individuali o di coppia.
– Per disdette comunicate da 6 a 3 giorni prima ti verrà rimborsata metà della quota versata sottoforma di buono da spendere in qualche altra iniziativa del centro e per richiedere uno o più colloqui individuali o di coppia.
– Per disdette comunicate 2 giorni prima l’inizio del percorso non verrà fatto alcun rimborso.
Si ricorda, inoltre, che gli incontri saltati non verranno recuperati nè rimborsati.
Iscriviti
Per richiedere il colloquio è necessario compilare il formulario online, specificando l’area di interesse Accompagnamento al malato e alla famiglia.