Alessandra Beria

Alessandra Beria

Chi sono

Da piccola sognavo di fare l’hostess di terra, rimanevo affascinata dall’incontro casuale tra persone e fantasticavo sulla meta del loro viaggio.
Da grande continuo ad essere affascinata da queste stesse cose, dalla magia dell’incontro con l’altro e dal viaggio…poco cambia se la meta è posta nell’animo umano e per raggiungerla non serve carta d’imbarco, ma fiducia e coraggio.
Ho sempre amato ascoltare i racconti familiari, i miti e le leggende che si tramandano da generazioni e che formano le nostre radici. Amo la musica e le attività manuali creative, amo i colori, le sfumature, i cambi di prospettiva e la coesistenza di contraddizioni. Amo essere mamma, cucinare , giocare e osservare l’impresa eroica della crescita.
Mi affascinano gli adolescenti e faccio il tifo per loro, amo salire sulle montagne russe dei loro vissuti e accompagnarli sulle vette che credono insormontabili o risalire dalle vergogne più profonde.
Amo il mio lavoro e ritengo fondamentale la condivisione con colleghi e altri specialisti, che costituisce un momento di apprendimento imprescindibile.

Formazione

Dopo essermi laureata in psicologia clinica, presso l’università Cattolica del Sacro Cuore, con una tesi sperimentale sull’analisi della domanda nei dca, ho scelto di specializzarmi in psicoterapia all’Istituto di analisi dei codici affettivi Minotauro.

Il mio è un approccio psicoanalitico, che si orienta privilegiatamente ad adolescenti e giovani adulti, con radici nelle teorie dei sistemi motivazionali e dei codici affettivi (Fornari).

I ruoli affettivi che ciascuno di noi agisce come figlio, maschio, femmina, padre, madre e fratello sono organizzatori fondamentali dei processi decisionali inconsci. La psicoterapia psicoanalitica rivolta a preadolescenti, adolescenti e giovani adulti è coerente con una concezione di psicopatologia evolutiva attenta alle crisi che si determinano nelle fasi di transizione, quando l’individuo assume nuovi ruoli affettivi e affronta nuovi compiti di sviluppo. In questa prospettiva, il focus non è rivolto solo alla diagnosi di disturbi specifici, ma anche a individuare i modi disfunzionali di affrontare i compiti evolutivi e a coglierne la logica affettiva, così da poterla elaborare e risimbolizzare.

Esperienza lavorativa

Ho sempre lavorato, anche prima di laurearmi, vincendo la timidezza e sperimentandomi in contesti più disparati, dalla commessa, al servizio civile, alle attività segretariali; tutti ruoli che mi hanno permesso di imparare l’arte di incontrare le persone.

Dopo un tirocinio post-lauream ricco esperienze e legami ho continuato a svolgere attività clinica presso il servizio per la diagnosi e cura dei disturbi del comportamento alimentare in infanzia e adolescenza presso La Nostra Famiglia di Bosisio Parini, dove oltre al lavoro con gli adolescenti, ho esteso e affinato l’interesse per il lavoro con i familiari dei pazienti dca. In collaborazione con un collega mi occupo infatti anche di gruppi psicoeducativi per genitori.

Parallelamente sono rimasta attiva anche nel campo dell’educativa, lavorando per la cooperativa sociale AERIS, prima come assistente educativa scolastica e come psicopedagogista poi, nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di vari comuni del territorio della provincia di Monza e Milano.

In questo stesso contesto mi occupo anche di progetti di disabilità grave e svolgo supervisioni di gruppo ad educatori domiciliari e scolastici.

Conduco anche l’attività clinica in uno studio privato nella provincia di Monza, dove incontro non solo adolescenti, ma anche adulti con varie tipologie di fragilità.

In questi 20 anni di attività lavorativa, a vari livelli, ho sempre messo impegno e dedizione, affezionandomi ai luoghi e alle persone, lasciandomi accrescere da ogni singolo incontro e cercando di utilizzare trasversalmente tutte le competenze conquistate, trasformando ogni singolo km macinato da una provincia all’altra in un’esperienza unica.

“La vita è ciò che ti accade quando sei tutto intento a fare altri piani” J. Lennon

Perché il Centro Divenire

L’incontro con il centro Divenire è arrivato in maniera del tutto fortuita, attraverso le parole di un collega che mi parlava di un luogo ricco di stimoli, dove poter crescere e far crescere progetti. In un periodo della mia vita di grande cambiamento, come solo la maternità può essere, ho bussato a questa porta.

Da subito si respira la cura per la persona e si viene letteralmente travolti dall’entusiasmo di raggiungere l’altro attraverso una moltitudine di attività ed eventi creativi. Alla base di questo c’è una forte attenzione al confronto e alla condivisione, che rende il centro non un semplice luogo, ma un’esperienza accogliente e nutriente.