Educatore a domicilio

Educatore a domicilio

La richiesta per il raggiungimento di standard di efficienza sempre più elevati pone i bambini e le loro famiglie di fronte ad uno stile competitivo che genera vissuti negativi (autostima e frustrazione) e senso di solitudine rispetto ai bisogni educativi cognitivi, sociali ed emotivi, compromettendo la possibilità di una ricerca adattiva e funzionale di strategie e strumenti di accompagnamento e promozione dello sviluppo del bambino e dell’adolescente. Lo scenario che più frequentemente si manifesta è quello delle famiglie che si trovano di fronte a situazioni di fragilità e di disturbi specifici o bisogni speciali di apprendimento, diagnosi in costante e preoccupante aumento. Le fatiche del percorso scolastico, attraverso l’assegnazione dei compiti a casa, si riversano così nel contesto familiare, generando ansia, preoccupazione, tensione, sofferenza emotiva nel bambino/adolescente e in chi si occupa di lui.

Dato ormai ampliamente riconosciuto e dimostrato dalla comunità scientifica internazionale, non solo in ambito psicologico ma anche medico e fisiologico, è che gli interventi di aiuto rivolti ai bambini e agli adolescenti non possano essere concepiti se non accompagnati da un processo di sostegno destinato anche agli adulti che di loro si occupano, definibili come ambiente di vita della persona in età evolutiva.

Non esistono genitori perfetti, l’educazione è un fatto organizzativo, esistono genitori più o meno organizzati (D. Novara)

In alcune circostante o passaggi critici del ciclo di vita di una famiglia o di un bambino o adolescente, sebbene rimanga necessario, non è tuttavia sufficiente sostenere l’ambiente dall’esterno, solo attraverso colloqui clinici di sostegno alla genitorialità con mamma e papà. In linea con l’orientamento teorico della Gestalt, che guida e orienta tutte le attività del Divenire, è infatti indispensabile che l’aiuto sia il più possibile esperienziale e fenomenologico, e che il ragazzo ed i genitori siano accompagnati e sostenuti anche nella quotidianità della propria casa e abitudini giornaliere. Da qui l’idea di offrire un intervento di educativa a domicilio, condotto da un’educatrice, che possa trascorrere alcune ore alla settimana con il ragazzo e/o i suoi genitori, sia in casa che sul territorio, con lo scopo di accompagnare in diretta tutti gli attori in scena nell’affrontare le sfida di crescita personale, relazionale ed anche scolastica che inevitabilmente fanno parte della trama della vita.

Un intervento educativo che si fondi sull’osservazione di ciò si manifesta nell’interazione con il bambino o adolescente nel suo ambiente famigliare, anche attraverso il supporto nello svolgimento dei compiti scolastici, permette di costruire una relazione qualitativamente significativa.

L’approccio di questo progetto non vuole ridurre alla sola dimensione cognitiva l’esperienza di apprendimento ritenendola fortemente legata alle dimensioni relazionali, ambientali ed emotive nonché a quelle corporee e psichiche (a cura degli specialisti della psicomotricità e della psicoterapia). Agendo nell’ambiente famigliare, l’educatore si pone non solo a sostegno e promozione del cammino di crescita del bambino o adolescente ma anche come supporto alla genitorialità.

Gli strumenti e le strategie utilizzate dall’educatore sono adottati e costruiti in base ai singoli contesti e situazioni. Adattabili nel tempo, vengono calibrati e ri-orientati nel confronto con il professionista di cura e con la famiglia.

Destinatari e obiettivi

I destinatari sono bambini ed adolescenti della scuola primaria e secondaria di primo grado e le loro famiglie.

Obiettivi:

  1. Promuovere e/o facilitare il benessere globale – psichico, emotivo, relazionale- del bambino o adolescente.
  2. Sostenere e promuovere lo sviluppo e l’acquisizione dell’autonomia o di livelli maggiori di autonomia nell’organizzazione e svolgimento dei compiti a casa.
  3. Sostenere la genitorialità, attraverso la disponibilità all’ascolto e al confronto, nell’individuazione, condivisione e utilizzazione delle strategie e degli strumenti utili ad accompagnare il bambino o adolescente nel cammino di crescita, anche attraverso lo svolgimento dei compiti scolastici a casa, per crescere insieme.

Come avviene l’avvio di un progetto educativo a domicilio

  1. INIZIALE
    Segnalazione e presentazione della situazione, anche a seguito di confronto in equipe, da parte del clinico che ha in carico la situazione all’educatore, cui segue un colloquio di presentazione e conoscenza con la famiglia, in cui vengono concordati i tempi e gli obiettivi del servizio.
  2. OPERATIVA
    L’educatore svolgerà il proprio intervento nel contesto domiciliare o del territorio, alla luce degli obiettivi e delle metodologie individuate in fase di progettazione dell’intervento, che sarà il più possibile personalizzato. Per i bambini frequentati la Scuola Primaria la durata dell’intervento si articola in moduli di 45’, per i ragazzi frequentanti la Scuola Secondaria di Primo grado di 60’. I moduli sono proposti in pacchetti che variano da un minimo di due ad un massimo di 6 a settimana, e cadenzati in cicli con frequenza di 3-4 mesi.
  3. MONITORAGGIO E VERIFICA
    Al termine di ogni ciclo di incontri (3-4 mesi), viene fissato un incontro con lo psicoterapeuta (o lo specialista di cura), la famiglia e l’educatore per monitorare e verificare l’efficacia dell’intervento, il raggiungimento degli obiettivi, raccogliere elementi positivi e criticità. Inoltre, viene proposta, in coincidenza con la chiusura dell’anno scolastico, la valutazione della continuità estiva del servizio. Lo psicoterapeuta (o lo specialista di cura) e l’educatore si confrontano con un intervallo di 2-3 mesi. L’educatore è disponibile, qualora fosse espressamente richiesto, a partecipare agli incontri con la scuola o altri specialisti per favorire e promuovere la costruzione della rete di alleanze tra i riferimenti adulti che affiancano il bambino o l’adolescente.

Documentazione

Al termine di ogni ciclo di incontri, l’educatore redige un report degli strumenti e delle strategie utilizzate valutandone l’efficacia rispetto agli obiettivi concordati nella fase iniziale e negli incontri di monitoraggio e verifica.

Strumenti e costi

Strumenti e metodologia:

  • Osservazione qualitativa e quantitativa;
  • Ascolto e attenzione dei bisogni emotivi e relazionali;
  • Per situazioni di DSA certificato: interventi per ridurre i problemi alla base del disturbo, utilizzo degli strumenti compensativi per favorire l’autonomia operativa e ridurre lo stato di frustrazione e il senso di inadeguatezza, rilevazione dei punti di forza e di debolezza;
  • Rinforzo e potenziamento attraverso attività di concretizzazione, manipolative e creative, l’uso di mappe concettuali, l’uso del computer e di software specifici;
  • Coordinamento con i metodi e gli esercizi proposti dagli specialisti;

I costi verranno concordati direttamente con le famiglie.