Non è sempre facile stabilire i propri confini, tracciare quella linea che delimita il nostro spazio personale, in particolare se quello che ci muove è la paura di perdere l’altro. Cosa succede infatti quando decidiamo di smettere di guardare al di fuori e diamo uno sguardo al nostro mondo interiore?
La definizione dei propri confini, di ciò che è “me” e ciò che è “altro da me”, è un processo in continua evoluzione e movimento. Se le pareti di quella che può essere metaforicamente definita come la nostra casa non sono rigide e immutabili, se non sono definite una volta per tutte le demarcazioni tra il nostro dentro e il fuori, come possiamo percepire e proteggere i nostri confini, il nostro Sé?
Quando: martedì 4 febbraio, dalle 20.30 alle 22.30.
Dove: Presso il Centro Divenire, in via Reich 39.
Come: Incontri di gruppo (minimo 5, massimo 15 persone). In caso di mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti l’incontro sarà annullato, e le quote di partecipazione versate saranno rimborsate.
Cosa: Partendo da una riflessione sui concetti di confine, di
definizione del Sé, di strategie difensive, arriveremo a fare piccole
esperienze di ascolto di noi stessi, dei nostri limiti e del nostro
rapporto dentro/fuori.
Approfondiremo il legame esistente tra il
proprio livello di autostima e la difficoltà nel discriminare il confine
tra sé e gli altri e come, a volte, l’eccessiva attenzione verso
l’altro e i suoi bisogni diventi un modo per prendere le distanza da sé
stessi evitando la sofferenza generata dal guardare in faccia la propria
vulnerabilità.
Quanto: 50 euro a persona
A cura di

Patrizia Pascucci
Psicologa, psicoterapeuta sistemico-relazionale, terapeuta EMDR, Trauma Releasing Exercices (T.R.E) e Somatic Experiencing.
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