Cristina Paruta

Cristina Paruta

Chi sono

Ho due grandi passioni che mi accompagnano da quando sono bambina: leggere e scrivere. Sono una lettrice accanita e curiosa, ho bisogno di avere almeno tre libri diversi sul comodino.

Scrivo da sempre e conservo quaderni e diari personali dall’età di nove anni. Durante l’infanzia non potevo immaginare che avrei potuto trasformare le mie passioni in professioni e così immaginavo di fare l’astronauta, la scienziata o la maestra.

Una volta adulta, dopo diverse esperienze lavorative (ho lavorato nelle redazioni di un giornale locale e di una rivista di moda, ho insegnato francese alle scuole medie e inglese nei corsi di lingue per adulti), sono riuscita a trasformare le mie passioni in professioni: sono bibliotecaria in una biblioteca pubblica e conduco percorsi di formazione in ambito biografico e autobiografico.

Per condividere la passione per la lettura, ho creato un blog che è ospitato in una sezione del sito web del Centro Divenire.

Mi piacciono le storie delle persone perché credo nel potere relazionale e trasformativo del racconto. Penso che le storie creino dei ponti tra le persone.

Mi piacciono le storie inventate: spesso mi sono sentita come la protagonista della storia che stavo leggendo e molte volte ritrovo i temi e le parole chiave della mia esistenza nelle vite dei protagonisti di un romanzo.

Mi piacciono le storie di vita perché Ogni vita merita un romanzo e la formazione acquisita alla Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari ha come obiettivo di realizzare quel motto.

Nella doppia veste di biografa e di consulente autobiografica, provo a rintracciare una trama nelle storie individuali, riconoscendo il desiderio di ricercare su se stessi e sulla propria storia.

Dopo i lavori di scavo e di dissodamento, propedeutici ad ogni ricostruzione narrativa, faccio emergere i ricordi significativi e accompagno i processi che portano le persone non solo a raccontare ma a ri-scrivere la propria storia.

Quando l’individuo si ancora ai nuclei esistenziali genera scrittura significativa, non solo per se stesso ma anche per gli altri. Giocando con le immagini e con le parole, si ritrova il piacere di scrivere e si riesce a dare forma alle innumerevoli le storie che dormono dentro di noi.

Anche se ogni percorso di vita merita ascolto e rispetto, non appena si prende in mano la penna, ci si rende conto che la vita è anche una specie di gioco, un’esperienza semiseria in cui gli elementi di finzione, di realtà, di illusione e di immaginazione si mescolano e si confondono con la vita stessa.

Credo nella potenza trasformativa della scrittura e per questo l’ho scelta come strumento fondamentale del mio lavoro di cura e di accompagnamento.

Attraverso la scrittura ognuno incontra sé stesso e gli altri. Incontro è un parola importante: la vita ha origine da un incontro, si nutre di incontri, sperimenta incontri con il mondo. Nello scrivere di sé nel gruppo si incontrano storie diverse, le storie degli altri entrano in risonanza con la nostra, a volte generano altre storie, sempre si condividono parole ed emozioni. Ognuno si prende cura dell’altro, lo accoglie e ne è accolto, in una dimensione collettiva in cui ciascuno conserva il suo essere persona.

Di cosa mi occupo

Conduco laboratori di scrittura autobiografica presso il Centro Divenire e presso enti pubblici.

Sono Consulente di Scrittura Autobiografica Individuale presso il Centro Divenire.

Faccio percorsi di formazione per biografi volontari.

Sono bibliotecaria e lavoro part-time in una biblioteca pubblica.

Sono autrice del blog La Biblioteca del Divenire.

Perché al Divenire?

Il logo del Centro Divenire è la versione stilizzata di un famoso dipinto di Matisse, La danse, e rappresenta un gruppo di figure colte nel vortice della danza. Questa icona mi suggerisce alcune parole: ritmo, movimento, relazione. Il ritmo è necessario alla danza, bisogna trovare il proprio ma per danzare insieme è necessario trovarne uno condiviso. La figura mostra anche dinamismo, mi piace la capacità del Centro di rinnovarsi, cogliendo i bisogni esterni e valorizzando i desideri più intimi dei collaboratori. I danzatori che si tengono per mano suggeriscono una relazione necessaria al quadro d’insieme, il contatto è un elemento implicito della danza. Mi piace lavorare per progetti e mi piace farlo con gli altri. Sono convinta che la progettazione partecipata costituisca la base di un buon lavoro terapeutico, non solo per la condivisione delle competenze individuali, ma anche per l’innesco di processi metariflessivi che generano una continua trasformazione, individuale e di gruppo: un incessante divenire.

Infine un anedotto autobiografico che è strettamente connesso al logo scelto per il Centro Divenire: mi ha sempre colpito il fatto che io e Gloria, la direttrice del Centro, ci siamo conosciute, molti anni fa, frequentando lo stesso corso di danza.

Istruzione e Formazione

Sono Laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne.

Mi sono specializzata alla scuola triennale di scrittura autobiografica e biografica diretta da Duccio Demetrio presso la libera università dell’autobiografia di Anghiari, acquisendo i titoli di Esperta in Metodologie biografiche e autobiografiche e Consulente in Scrittura Autobiografica Individuale.

Hobby e sport

Leggo e scrivo molto, dedico uno spazio quotidiano alla scrittura intima. Adoro andare al cinema e passare più tempo possibile con le persone che mi sono care. Pratico yoga e nuoto, mi piace passeggiare e fare sci da fondo.